Analisi Bioenergetica

ANALISI BIOENERGETICA

L’ Analisi Bioenergetica è lo studio della PERSONALITA’ UMANA dal punto di vista dei processi energetici del corpo.

In Italia, la Siab recepisce il lavoro di Alexander Lowen, nel 1979. La Società di Analisi Bioenergetica (Siab) è riconosciuta dal Ministero della Salute e dal Ministero della Ricerca Scientifica.

Alexander Lowen, nel 1956, insieme a due colleghi, Walling e Pirrakos, fonda in America l’ “Istitute for Bioenergetic Analysis” sotto forma di associazione senza fini di lucro, ed afferma che la bioenergetica si basa sull’opera di William Reich, il quale aveva postulato l’esistenza di un’energia cosmica di base chiamata “orgone” la cui natura non è elettrica, ma corporea.

Reich aveva sviluppato una nuova e specifica teoria dell’analisi del carattere ed affermava che “il carattere consiste in un’alterazione cronica dell’Io – mediatore del rapporto tra il Sé della persona e la realtà – che si potrebbe definire indurimento”.

La sopravvivenza psichica è data dalla costante mediazione necessaria a proteggere l’Io dai percoli esteri ed interni. L’adattamento necessario si sostanzia in una serie di comportamenti e di pensieri e di meccanismi di difesa che se diventano cronici nel tempo prendono una forma concreta, come un’armatura corporea, che limita la mobilità psichica di tutta la personalità.

In questi casi si osserva una progressiva riduzione della motilità, ovvero del movimento spontaneo della persona ed un impoverimento energetico che impoverisce anche il pensiero, ovvero i desideri della persona.

Una limitazione non totale, ma attenuata per quei rapporti o funzionamenti che coinvolgono i distretti corporei “non caratteriali”, quindi non imbrigliati dall’armatura, e che per il soggetto si traducono in assenza di difficoltà.
Sono però rapporti atipici rispetto alla totalità delle aree vitali. Può accadere così che si funzioni molto bene solo ad un livello, per esempio nel lavoro, conseguendo buone soddisfazioni, ma probabilmente si è più limitati nell’area personale, ad esempio delle relazioni amorose. In quest’ area si sperimenta un forte disagio che potrebbe portare a forme di somatizzazione, tra le quali le più comune sono l’insorgere dell’ansia, dell’insonnia, del ma di testa, del mal di stomaco sino ad arrivare anche a paralisi espressive. La persona può sperimentare così un ben -essere solo in ambiti limitati e mai appieno.

Nel creare le queste “difese”, l’energia vitale si blocca in alcune parti del corpo che si trasformano così nelle “sedi” di tensioni e conflitti anche emotivi.

Col passare del tempo, anni, può accadere che la corazza / carattere, ovvero l’armatura, si riveli un impedimento al raggiungimento della propria piena identità, di una vera creatività. Lo stato cronico di contrazione muscolare aumenta, aumentando di conseguenza l’indurimento del carattere. Accade così che il soggetto riduce la comunicabilità, l’amore e la percezione del piacere di vivere.

La corazza si accentua di anno in anno per le esperienze di vita e le tensioni si accumulano. Accorgersi di tutto ciò attraverso alcuni sintomi corporei, umorali, di disagio è una strada per iniziare a liberarsene e per ridare espressione autentica alle proprie emozioni e sentimenti, per sperimentare nuovamente il libero scorrere della propria forza vitale.

Il carattere, l’aspetto psicologico che sostiene la corazza corporea, si è sviluppato a partire dall’infanzia. É un tratto fondamentale della personalità. É il modo che la persona ha sviluppato per reagire alle situazioni della vita. Rappresenta, in fin dei conti, un meccanismo di protezione, la sintesi delle difese che un individuo oppone alle provocazioni del mondo.

Cosa è accaduto …

Possiamo rappresentare l’organismo umano come una circonferenza con un centro e un nucleo.
Gli impulsi che hanno origine dal centro fluiscono verso l’esterno come onde ogni volta che l’organismo interagisce con l’ambiente.
Allo stesso modo gli stimoli esterni colpiscono l’organismo che reagirà selettivamente ad essi.

In uno stato di salute e di equilibrio gli impulsi provenienti dal centro fluiscono verso il mondo esterno e gli eventi esterni raggiungono e toccano il cuore (fig. 2). La persona si relaziona con il mondo non in modo meccanico, ma con i sentimenti del cuore e l’unicità del suo essere individuale.

Quando però la persona diventa “corazzato” (fig. 1), l’armatura separa i sentimenti del nucleo dalle sensazioni periferiche, rompendo l’unità dell’organismo. La corazza è come un muro, per raggiungere l’unità bisognerebbe cercare di scavalcare continuamente questo muro.

Compito della Analisi Bioenergetica è riconoscerlo, per ammorbidire la corazza, scaricare le tensioni muscolari e iniziare a comprendere attraverso il linguaggio del proprio corpo la propria storia personale.

In uno stato di salute e di equilibrio gli impulsi provenienti dal centro fluiscono verso il mondo esterno e gli eventi esterni raggiungono e toccano il cuore (fig. 2). La persona si relaziona con il mondo non in modo meccanico, ma con i sentimenti del cuore e l’unicità del suo essere individuale.

Quando però la persona diventa “corazzato” (fig. 1), l’armatura separa i sentimenti del nucleo dalle sensazioni periferiche, rompendo l’unità dell’organismo. La corazza è come un muro, per raggiungere l’unità bisognerebbe cercare di scavalcare continuamente questo muro.

Compito della Analisi Bioenergetica è riconoscerlo, per ammorbidire la corazza, scaricare le tensioni muscolari e iniziare a comprendere attraverso il linguaggio del proprio corpo la propria storia personale.

 

L’energia del corpo…

 

Il profondo legame corpo\mente si basa sulla “Teoria dell’identità funzionale di tensione muscolare e blocco emotivo”.
Si afferma che mente e corpo sono funzionalmente identiche: ciò che accade nella mente accade nel corpo e viceversa.

 

  • Identità Funzionale: ciò che accade nel corpo accade nella mente e viceversa, il rapporto tra le due entità da vita ad una specifica qualità di energia vitale.

     Da questa affermazione nasce la “Teoria del rapporto tra inibizione della reattività emotiva e limitazione della respirazione”.

    Se le tensioni del corpo fermano anche l’emotività ciò che si perde è la capacità di provare piacere e di sperimentare la gioia di vivere, esperienze che richiedono molta energia per essere vissute.

    Quando lungo l’arco della crescita e dell’esperienza interviene una frustrazione delle sensazioni di piacere, che di solito sono legate all’alimentazione, al contatto, ai diversi bisogni primari del bambino, questi sperimenta la collera. Se la frustrazione si reitera, a lungo andare – un tempo assolutamente soggettivo – subentra la paura della ricerca del piacere, che ha conseguenze anche durante l’età adulta.

    La repressione degli impulsi emozionali piacevoli produce una serie di blocchi a livello corporeo, evidenziati da spasmi della muscolatura che riducono la mobilità delle cellule e l’irrorazione sanguigna dei tessuti, si impara, a poco a poco, a respirare di meno per sentire di meno e a livello psicologico si impara a non desiderare di più.

    La corrente continua dei sentimenti che fluisce dal cuore si spezza, l’energia si riduce e le persone affrontano il quotidiano con disagio e malessere, inconsapevoli del loro stato corporeo e di ciò che si nasconde a livello emotivo e psicologico.

    Lo smembramento della corrente dei sentimenti per l’insorgere di tensioni croniche funziona in modo circolare, stringendo il corpo con anelli di tensione. Reich individuò nell’armatura sette segmenti: oculare, orale, cervicale, toracico, diaframmatico, addominale e pelvico. In queste zone spesso si evidenziano dolori cronici, che possono potare a patologie importanti.

    Alexander Lowen ne definisce cinque.

    Un modo di essere in bioenergetica

    La corazza si rivela un impedimento al raggiungimento della propria identità e al godimento di una autentica creatività, lo stato cronico di contrazione muscolare aumenta l’indurimento del carattere, riducendo la comunicabilità, l’amore e la percezione del piacere di vivere.

    Questa corazza si accentua di anno in anno per le tensioni che si accumulano, e non è certo facile riuscire a liberarsene, qualcuno potrebbe non accorgersi di averla.

    Ma essa limita il libero scorrere dell’energia vitale.

    Reich propone varie tipologie caratteriali costruite sulla base dell’iterazione di due principi: uno endogeno, a sfondo biologico, e uno esogeno, a sfondo sociale.

    1. L’endogeno è costituito dall’energia sessuale o libido che, legata al sistema neurovegetativo, esprime la matrice vitale dell’organismo vivente, ed è il principio che egli chiama ORGONE, suscettibile di misurazioni e sperimentazioni mediante speciali “misuratori orgonici”, utilizzati anche a scopi terapeutici.
    2. L’esogeno dipende “dall’ordinamento sociale vigente che coinvolge l’educazione, la morale, il soddisfacimento dei bisogni che sono determinati, in ultima analisi, dalla struttura economica di una data società.

    I due principi però sono conflittuali e la personalità è il risultato di come si tenta di risolvere il conflitto e si esprime nelle forme di CARATTERI che Reich definisce di tipo ISTERICO, dal tratto nervoso, agile, apprensivo, incostante; COATTO, dal tratto prevalentemente inibito, contegnoso e depresso; FALLICO – NARCISISTA, dal tratto sicuro si sé, a volte arrogante, elastico, vigoroso, a volte imponente e MASOCHISTA, che percepisce come piacere o come fonte di piacere ciò che l’individuo normale percepisce come dispiacere.

    L’identità funzionale tra i processi psichici e quelli somatici caratterizza la corazza caratteriale che consiste in tutti quegli atteggiamenti sviluppati dall’individuo per bloccare le proprie emozioni e i propri desideri.

    Queste modalità difensive messe in atto per bloccare le emozioni e le sensazioni conflittuali come l’angoscia, la rabbia, l’eccitazione, sono costituite a livello fisico dalle rigidità corporee (la corazza muscolare) e a livello psicologico dagli atteggiamenti caratteriali e dalla mancanza/evitamento di contatto emozionale.

    CON LO SVILUPPO DELLA BIOENERGETICA APPORTATA DA A. LOWEN si sono determinati altri tipi di caratteri: SCHIZOIDEORALEPSICOPATICO NARCISISTAMASOCHISTARIGIDO ai quali corrisponde una struttura e un atteggiamento del corpo che servono da supporto e riserva energetica per la difesa della struttura caratteriale dagli stimoli esterni ed interni che la minacciano.

    L’ Analisi Bioenergetica

    ridona al corpo la forza della propria

    storia personale e la memoria dell’esperienza

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