Psicoterapia Di Gruppo

Psicoterapia di Gruppo

“ Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente,

una parte del tutto”.

(John Donne)

 

Il lavoro di gruppo prevede massimo 10 partecipati.

E’ previsto, per aderire, un colloquio individuale conoscitivo della durata di 30 minuti.

 

Il gruppo in Analisi Bioenergetica coinvolge direttamente il corpo per sostenere e rinforzare nelle persone la capacità di autoguarigione, senza però prescindere dalla tradizione psicoanalitica e da tutto ciò che può riferirsi ai processi dinamici.

Si lavora stimolando la resa dei partecipanti al sentire del  corpo per ritrovare LA PERCEZIONE DI SÉ, L’ESPRESSIONE DI SÉ e LA PADRONANZA DI SÉ. Obiettivo principale è lo sviluppo di un processo  caratterizzato da attività corporee tese a far sperimentare, recuperare e ristabilire un contatto con se stessi più autentico, un contatto necessario per rinforzare la capacità di espressione e aumentare una consapevolezza personale.  Si utilizzano lavori di matrice corporea affinché si possa far esperienza di se stessi tra gli altri, senza la supremazia del pensiero. Al centro si cerca di far emergere il sentire… cosa sento io? Ovvero la percezione di sé.

Può accadere che il gruppo inizi con un’attivazione corporea, utile, in un primo momento, a liberare sensazioni o emozioni, così i partecipanti sono stimolati ad entrare in relazione con se stessi e con gli altri al fine di avere maggiore percezione delle proprie eventuali difficoltà o potenzialità. Con l’obbiettivo di fare emergere vissuti individuale, si utilizza il movimento per sostenere l’emergere dei bisogni dei partecipanti anche attraverso giochi di ruolo (Role Playing).

I pazienti sperimentano qualità di espressioni nuove, a volte con risultati sorprendenti, carichi di qualità riparatrici che mettono in contatto la persona con il Sé personale e con gli altri. Tutti i componenti iniziano a conoscere se stessi attraverso il movimento, gli scambi tra i componenti e l’esplorazione dei vissuti personali. Si sostiene una comunicazione quanto più possibile autentica, per favorire la crescita e l’autonomia della persona attraverso la scoperta della propria realtà emotiva all’interno di un contesto protetto. Ciò permette di conoscersi e trasformarsi, a poco a poco, seguendo i propri desideri. Si possono superare antichi schemi di comportamento e migliorare sostanzialmente la qualità della propria vita.

 

I FATTORI CURATIVI DEL GRUPPO – VOGLIO SAPERE DI PIÙ

11 fattori curativi del Gruppo Dinamico  

Molte ricerche hanno dimostrato quanto la terapia di gruppo sia altamente efficace nel dare un supporto reale e benefico ai pazienti.  Sono 11 i fattori terapeutici, sono fattori elementari che rappresentano una linea di demarcazione e fanno dell’esperienza terapeutica di gruppo un’esperienza curativa capace di raggiungere efficacia con individui diversi e in ambienti differenti. Essi sono: infusione della speranza, universalità, informazione, altruismo, ricapitolazione correttiva del gruppo primario familiare, sviluppo delle tecniche di socializzazione, comportamento imitativo, apprendimento interpersonale, coesione di gruppo, catarsi, fattori esistenziali. Tra i tanti, l’apprendimento interpersonale è sicuramente un fattore complesso che rappresenta nella terapia di gruppo ciò che in terapia individuale è riconducibile all’insight, all’elaborazione del transfert, all’esperienza emotiva correttiva. Può avere un buono sviluppo grazie al risultato del lavoro del terapeuta e di meccanismi specifici che sono fautori del cambiamento e che ci ricollegano alla realtà umana, ai bisogni dai quali non si può prescindere per sperimentare una vita sufficientemente buona. Le relazioni interpersonali sono sicuramente parte integrante e funzione essenziale per l’individuo. La capacità dell’uomo di entrare in relazione con gli altri è adattiva ed evolutiva, senza i legami interpersonali non ci sarebbe stata sopravvivenza. Ad oggi, la capacità di costruire e nutrire le relazioni sono considerati fattori protettivi di grande valore.  La psicoterapia contemporanea utilizza e considera fondamentale lo sviluppo della persona all’interno della relazione diadica prima e triadica dopo, uno spazio in cui la mente è concepita come costruita in base a configurazioni relazionali – Sé e gli altri. La personalità è quasi interamente il prodotto dell’interazione con gli altri esseri umani significativi, del resto è ampiamente riconosciuto il bisogno dell’uomo di essere strettamente legato agli altri. Un bisogno fondamentale quanto qualunque altra esigenza biologica.

Stare con l’altro è esperienza complessa e completa che include anche il corpo, esperito come il primo mediatore relazionale. Si ha così un processo di apprendimento che possiamo dire a due canali, uno del cervello primitivo, dove l’apprendimento è automatico e corporeo, l’altro del cervello evoluto che è collettivo e verbale. L’Analisi Bioenergetica, che è psicoterapia a “mediazione corporea”, facilita o ha come obiettivo di facilitare, l’integrazione dei due canali di apprendimento per un ri – apprendimento che possa aumentare la possibilità di autoespressione della persona.

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